Arcangelo Galante
- 27/10/2017 16:16:00
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Il messaggio della storia appare chiaro e sorprendente nell’esprimere una temporanea sospensione dell’anima, prima di prendere coscienza, su di una verità concreta da masticare ed emotivamente digerire, e quella di vivere, in funzione del proprio mondo interiore, costellato di ricordi, ripensamenti, pensieri, talvolta concitati. Ogni dimensione ha il suo inferno e il suo paradiso, sicchè, la morte e la “rinascita” ad una nuova esistenza, mediante un approccio differente dal precedente, è legato a tale bivalenza, da assomigliarsi perfino. È quello che sembra scoprire la protagonista nella dinamica della narrazione, ben congeniata dall’autrice, mediante descrizioni costituenti lo scenario ove la trama ha preso forma. Il risultato finale della vicenda è di una verità che non possiamo ignorare, quella, per l’appunto, suggerita dal titolo. Piaciuta e volentieri letta. Un caro saluto!
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